mercoledì 17 dicembre 2014

Le prodezze di 'vice disastro' Franceschini, ministro ombra al servizio di 'grande e grosso' Nastasi

La definizione non è nostra, ma di Renzi, riferendosi al vice segretario di un tempo del PD, l'attuale ministro Franceschini. Il quale, per non smentirsi, ogni giorno ne inventa una.
Ad esempio canta vittoria perché fra le istituzioni che possono usufruire delle  donazioni dell'Art Bonus', cosiddetto - il decreto che consente in via sperimentale per i prossimi tre anni - e cioè la detrazione del 65% della somma devoluta dal proprio reddito, lui, sì proprio lui, non ci cedereste, è riuscito ad inserirvi anche le fondazioni lirico-sinfoniche ed i teatri di tradizione, evidentemente escluse dalla legge di stabilità, analfabeta  d'un ministro italiano.
Si poteva usufruire di tale detrazione, per la prima volta introdotta in Italia il paese della cultura, solo per le somme destinate alla conservazione di beni culturali (che per il ministero sono solo i monumenti); mentre i teatri e ciò che in essi si fa non erano considerati 'beni culturali'. Avrebbe dovuto scusarsi, invece che cantare vittoria, per l'imperdonabile  dimenticanza  che ne ha causato fino ad ora l'esclusione. Ma che fa tutto il giorno  'vice disastro' ora  ministro Francechini, e 'grande e grosso', direttore generale dalla preistoria, Nastasi?
  Chissà se saranno svegli, 'vice  disastro' e 'grande e grosso' per rispondere  all'appello firmato da illustri personalità come Quirino Principe, Paolo Isotta e Pierangelo Buttafucoo e pare anche  da altri, con il quale gli chiedono di nominare come sovrintendente dell'Arena di Verona una persona che abbia qualità umane e professionali all'altezza - qualità di  cui evidentemente non ritengono sia in possesso Girondini, sovrintendente in scadenza,  che gli appellanti  non vorrebbero riconfermato nell' incarico.  Curioso e multicolore  il vario mondo rappresentato dai firmatari. Tosi che  fece nominare il ragioniere o geometra Girondini - dovrebbe  essere professionista in uno di queste due campi; comunque molte se ne sono lette e dette sul suo conto anche nei rapporti con Tosi - dovrebbe sprofondare. Oppure se ne frega perché lui ha un candidato e sa che Franceschini e Nastasi, fra un  sonno e l'altro,  nomineranno il suo candidato. E forse,proprio tale timore ha spinto gli appellanti a mettersi insieme e protestare.
 Ma  'vice disastro' e  'grande e grosso' direttore generale ne hanno già fatta un'altra ancora più grossa, che ha a che fare con la Biblioteca dei Girolamini, con l'intervento illuminante di un altro genio del ministero, la dott. ssa Rummo, la quale vuole mandare a casa  due o tre bibliotecari, non importa il loro nome, senza la cui avvedutezza e denuncia, il loro amico De Caro ( amico o buon conoscente di Galan, Ornaghi - e da essi stimato tanto da volerlo come consigliere - Dell'Utri), ora dietro le sbarre, sarebbe riuscito a svuotare la storica biblioteca napoletana con quei camion che, di notte, disattivato l'allarme, faceva caricare per portare i tesori trafugati sul mercato dei bibliofili o dei ricettatori in Italia e fuori. Quei bibliotecari sono precari e la illuminata dott. Rummo pensa che siano di troppo, e che perciò, nella migliore delle ipotesi, dovrebbero avere un contratto precario rinnovato ma dimezzato nell'orario, quindi ancor più precario.
 A lei, come a 'vice disastro' e a 'grande e grosso', non interessa che i valorosi bibliotecari siano stati fatti 'cavalieri' da Giorgio Napolitano proprio per quello che hanno fatto in difesa della Biblioteca dei Girolamini, contro quel farabutto di De Caro, messo lì da ministri compiacenti, lo ribadiamo, come Ornaghi e Galan. Che certo non erano complici nei furti, almeno direttamente, ma che certamente, come del resto fa 'vice disastro' e 'grande e grosso', non hanno vigilato abbastanza.
Certo Renzi non può pensare a tutto, ma quando ha definito Franceschini 'vice-disastro' doveva  rifilarlo a noi ?
P.S. Appena si muovono i giornali gli integerrimi ed efficientissimi dirigenti ministeriali corrono ai ripari. La faccenda dei tre bibliotecari dei Girolamini è risolta; così la Rummo ha scritto a Repubblica. Meno male, meglio tardi che mai. ma non poteva la Rummo pensarci prima che la grave negligenza venisse denunciata?

PP.SS. Sulla storia dell'Art Bonus ci tocca nuovamente intervenire, perchè - come denuncia oggi Escobar - i teatri di prosa a differenza dell fondazioni liriche e dei teatri di tradizione vi sono esclusi, compreso il 'Piccolo, Teatro d'Europa'. Ma Franceschini che fa dalla mattina alla sera, per dimenticarsi ogni giorno qualcosa?  Dorme? Altro che 'mezzo disastro', è 'disastro totale'. 
 Il sindaco di Verona Tosi ha trovato due fondazioni bancarie ( Unicredit e CariVerona) che daranno i 14 milioni necessari per il restauro profondo, conservativo, necessario dell'Arena. Chissà se ora il ministro gli farà nominare un sovrintendente di suo gradimento, non dando ascolto agli appellanti che sono, naturalmente, contro la passata gestione (Girondini) dell'Arena, benedetta da Tosi

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