domenica 19 ottobre 2014

Ministro Giannini, chi non lavora nella scuola deve essere licenziato. Dagli annunci passi ai fatti

E' curioso che il ministro dell'Istruzione annunci- QUASI MINACCI - che in Italia deve essere possibile licenziare gli insegnanti che non fanno il loro dovere. Sta CHIEDENDO il permesso? A chi? ai SINDACATI?
Nella scuola come in qualunque altro settore di occupazione chi non lavora, in tutto il mondo, viene mandato a casa o comunque punito.
 Facendo attenzione ad evitare eventuali epurazioni, come qualche volta accade di vedere, senza pensarci due volte, chi non lavora viene licenziato.
 Che simili casi siano frequenti nella scuola come in qualunque altro settore, almeno fino all'altro ieri- fin quando cioè noi eravamo in servizio presso il Conservatorio dell'Aquila e prima di Firenze e Perugia e Roma, di casi di insegnanti inadempienti ne abbiamo conosciuto, anche se ora la memoria non ci fa venire in mente singoli specifici casi ed i nomi degli inadempienti. ma i direttori delle scuole, i cosiddetti dirigenti scolastici, conoscono uno per uno i loro nomi, a meno che  non stiano sempre rintanati nel loro ufficio e di quel che avviene nelle classi non si danno pena, perché meglio non guardare per non sapere e non dover prendere di conseguenza i necessari provvedimenti.  I sindacati, qualora volessero difendere certe situazioni indifendibili devono essere messi a tacere e resi  incapace di danneggiare il sistema scolastico.
 Ciò che però colpisce è ascoltare un annuncio che non sarebbe per nulla necessario fare da parte del ministro, perchè licenziare i fannulloni che non fanno il proprio dovere è come dire che la mattina splende il sole, in una bella giornata estiva. Lapalissiano.
 Perciò il ministro Giannini  agisca immediatamente, per evitare che le cosiddette mele marce, poche o tante che siano, rechino danno agli studenti, il bene più prezioso di una società, la vera grande bellezza.

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