domenica 26 ottobre 2014

Letto sulla stampa di domenica: Sole 24 Ore e Corriere. Da Girardi a Buttafuoco

Cominciamo da Buttafuoco perchè più interessante  l'argomento  e più bella  la scrittura. Denuncia Buttafuoco, sul Sole 24 Ore, che a custodire il' satiro danzante'  nel museo di Mazara del Vallo, in un locale di 200 metri quadri circa, ci sono 25 custodi, i quali hanno principale, se non unico, obbligo contrattuale, così sembra, quello di avvertire i visitatori ( dieci-quindicimila in un anno ) che è proibito fotografare la celeberrima scultura bronzea che ha  fatto passare sulle labbra di tutti, dove è stato esposto, il nome dell'Italia. Meno che nel suo museo, che a dispetto dei 25 custodi, è chiuso per vacanza settimanale nei fine settimana. Ora, vien da domandarsi, una volta letta tale denuncia che si aspetta a mandare a casa, a fare altri lavori per la Regione o per  il Comune, almeno una quindicina di quei custodi e agli altri 10 restanti imporre orari di normale lavoro, otto ore, sabato e domenica compresi?
Ma questo la Regione non ha mai pensato di farlo, mentre lo farebbe domani stesso il sindaco della cittadina siciliana, sempre che Crocetta, indaffaratissimo nel fare e disfare giunte e governi regionali, passi il Museo al Comune, tanto la Regione che egli governa non sa che farsene, come dimostra la denuncia. Ci sarà tale passaggio? Pensiamo di no.
Mentre un bel giornalista e scrittore si occupa dei fatti di casa nostra, un altro del Corriere vola negli Stati Uniti,  New Messico (dove sta sulla cartina? non riusciamo a trovarlo dopo quasi due ore di ricerca) per assistere - ma non è stata ancora rappresentata - ad  un'opera che si credeva persa del nostro Faccio, direttore d'orchestra stimato, attivo al tempo di Verdi, ma anche buon compositore. Trattasi di 'Amleto' da Shakespeare, libretto di Boito. Che sarà mai quest'opera che molto probabilmente non verrà mai più ripresa? Non lo sa neanche Girardi, nonostante che si sia sentito anche con Gossett che ha seguito la ricostruzione su uno spartito dell'epoca. Lo saprà dopo averla vista ed ascoltata? M a noi che c'importa di una cosa così lontana ed ancora da valutare? Non sarebbe stato più opportuno volgere occhi ed orecchie a cose di casa nostra, visto che in queste ultime giornate molte se ne sono viste e sentite di interessanti, a quel che dicono?
 Ci potrebbe obiettare il Girardi del Corriere: ognuno si interessa a ciò che vuole. Sacrosanta verità. Anche noi eravamo interessati a sapere dell'Amleto di Faccio. Solo che dopo la lettura nulla abbiamo appreso oltre il nome dell'autore e quello del librettista. E naturalmente il titolo dell'opera, da Shakespeare.

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