giovedì 25 settembre 2014

Salvate l'Opera di Roma dal sindaco Marino. La direzione dell'Orchestra del teatro non è cosa per Fratta.

 Urge  rinchiudere il sindaco Marino per evitare che procuri altri danni alla città, dando un durissimo colpo anche al sistema musicale della Capitale e  più precisamente al Teatro dell'Opera, per la cui presidenza si avvale di consiglieri ignoranti e sprovveduti quanto lui, ancora  più sprovveduti, se possibile,  di quelli di cui si serve Fuortes.
 Oggi i giornali riferiscono delle sue idee di gestione della direzione musicale del teatro, idee che esporrà a Fuortes il quale ovviamente non avrà nulla di dirgli, perché anch'egli brancola nel buio delle sue scarse conoscenze musicali.
 Marino vuole un direttore donna. E la ragione è che vuole rompere decisamente con il passato.  Senonchè così facendo rischia di rompere e basta. Ha anche pronti i nomi. Ma non basta: il direttore musicale, oltre che donna, lo vuole giovane. E se  fosse ancora acerba e inesperta? Lui garantisce che si farà.
E fra i nomi  che ha fatto circolare, quello che secondo la sua lungimiranza di amministratore è il più quotato è Giovanna Fratta, quarantenne,  ed ancora semisconosciuta ma che è salita sul alcuni podi direttoriali,  come 'prima' donna a salirvi. Che primato è in una professione dove le donne sono davvero poche? Ci sarebbero anche altri due nomi stranieri, e poi Marino ha fatto il nome di Corrado Rovaris, già assistente di Muti alla Scala. I n tutti i casi parliamo sempre di direttori di quarta o quinta categoria.
 L'idea di Marino, di scuola renziana, ci preoccupa ed è per questo che, senza peli sulla lingua, suggeriamo ai suoi collaboratori di farlo rinchiudere, almeno fino a quando la crisi dell'Opera non venga risolta, per non danneggiare definitivamente ed irreparabilmente l'Opera di Roma. Purtroppo non riusciamo a ridere, come sarebbe opportuno, della sua folle proposta, perché la storia volge al tragico.
 E comunque se si fosse ancora in tempo per farlo ragionare  sul fatto che non si può sostituire una vecchia volpe come Muti, con una signorinella inesperta ed ancora alle prime armi  - Marino potrebbe essere accusato anche di 'circonvenzione di incapace' -  vogliamo assicurarlo che l'orchestra la  farà sicuramente a pezzi, ammesso che riesca a salire su quel podio. Per farglielo meglio capire gli vogliamo raccontare  di una giovane avvenente direttrice d'orchestra, bionda, sposata ad uno dei manager più quotati del pianeta, che in Italia dirige spesso. Anni fa mentre preparava il concerto natalizio nella basilica di San Francesco di Assisi, trasmesso da Rai Uno il giorno di Natale, sul podio dell'Orchestra sinfonica nazionale della RAI, udimmo con le nostre orecchie un orchestrale della fila dei violini, al primo impaccio della direttrice, dirle ad alta voce senza vergogna: tornatene a casa,  a fare la calza!
  Non vorremmo che ciò accadesse anche all'Opera, per  l'incoscienza di Marino e l'ignoranza di Fuortes che  avallerà l'insana decisione; ma temiamo che accadrà, alla prima occasione, alla giovane direttrice mandata allo sbaraglio a farsi sbranare in una fosse di leoni più feroci di quelli dello storico Colosseo.
E la Fratta non si faccia lusingare dall'ignorante Marino: accettare Roma significa fine certa della carriera che, per Lei, non è ancora neanche cominciata. Da quel che riusciamo a capire dal suo striminzito curriculum.

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