giovedì 11 settembre 2014

Casini e Staderini dopo aver letto l'articolo di oggi di Sergio Rizzo non dovrebbero sprofondare per la vergogna?

In ogni posto di potere che spetta all'UDC di Casini arriva il suo 'inviato' marco Staderini, il quale naturalmente è riconoscente e fedele ai patti: a Lottomatica, ad esempio, ha chiamato la ex signora Casini, Roberta Lubich, per il posto di addetta stampa. Staderini, come Casini, se li è fatti tutti i posti di potere, arrivando oggi, per intercessione del ministro del tortellino Galletti - vi dice qualcosa?- alla società Sogesid che doveva essere chiusa da vent'anni, e nella quale sedeva come presidente fino all'altro ieri, il dott. Assenza.  Questo si leggeva oggi in un articolo documentatissimo di Sergio Rizzo sul Corriere. Tutto avviene nella gogna generale ma senza che i diretti interessati se ne vergognino almeno un pò.
Ma può cambiare un paese in cui è sempre in pista ancora e parla pure uno come Casini, che fa coppia con Cesa, altro campione della poltiica nazionale , il quale è impicciato anche in affari, in nome e con i soldi della politica? Nel frattempo Renzi che fa? Pensa ai suoi di Firenze da portare a Roma? S'è arenato in mezzo al mare dei divieti? Tenta di fare quello che può ma rispettando o venendo a patti con uomini di potere?
 Sempre a proposito di Renzi, per il capitolo 'non ti capiamo più e neanche ti seguiamo' fa un certo senso leggere le sue dichiarazioni a proposito delle pensioni d'oro:  'stiamo facendo troppo chiasso - ha detto Renzi - per un risparmio annuo in fondo irrilevante, qualcosa come '100 milioni di Euro' appena. Segno evidente che anche Renzi comincia a dare i numeri.
E il grande progetto di far 'dimagrire il sistema politico' che si ingrassa sempre più, anche quello è diventato roba di poco conto ed è finito nel cassetto dei sogni, con la complicità di Boldrini e Grasso?
Ora cominciamo anche noi a temere che Renzi non solo non cambierà l'Italia ma che abbia tirato i remi in barca, per incapacità di intervento. E risiamo al punto di partenza, prima di Renzi il toscano

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