martedì 13 maggio 2014

Mettere belletti alle brutte facce dell'EXPO?

In queste ultime settimane, a proposito dell'EXPO milanese,  travolto ad un  anno esatto dall'apertura da una nuova ondata di scandali, i paragoni si sprecano. S'è letto sulla bocca di un corrotto che i politici, tirati in ballo nei discorsi, andavano coccolati come belle donne. Oggi un regalo, domani un altro, dopodomani un mazzo di fiori, un invito ecc.. Perdonate la brutalità. Quali coccole, quali belle donne? I politici venivano pagati profumatamente come puttane d'alto bordo, non contenti già di quanti soldi RUBANO alla comunità con i loro IMMERITATI compensi. 
Spesso, permetteteci una divagazione, ci siamo chiesti: ma quanti di quelle brutte facce che siedono nei due rami del Parlamento, ma anche delle Regioni e via dicendo, avrebbero  avuto tramite le loro professioni - nelle quali la maggior parte certamente non brilla - i compensi che dà loro la politica? E non facciamo nomi, ci servirebbe un intero blog per citarli tutti.
 A chi voleva che l'EXPO chiudesse baracca, le menti del paese hanno opposto, con brutto ma calzante paragone: che facciamo chiudiamo tutte le banche per evitare che ci siano rapine? Certo che no. Però un simile paragone ci ha riportati a qualche giorno fa, quando abbiamo riproposto agli organizzatori dell'EXPO, la lettura attenta dei progetti che anni fa (nel 2009) pubblicammo su Music@, relativi al settore culturale della manifestazione. Si trattava di una miniera di progetti, recanti la firma delle maggiori personalità creative del nostro paese. Regalo del tutto gratuito ai milanesi dell'EXPO.
 Ripensando a quella nostra iniziativa ci siamo detti che forse era sprecata e fuori luogo quella nostra disinteressata offerta, per la semplice ragione che ad un bandito che va a rapinare una banca e che non esita, in caso di necessità, a fare una strage, non puoi consigliare di mettersi sul viso, per coprirne la vergogna ed anche il riconoscimento, un foulard di Hermes, al posto di una benda nera, perchè quel foulard non cancellerà mai la mostruosità delle continue rapine.
Serve parlare di progetti culturali a chi ha come unico interesse quello di approfittare della valanga di soldi che sta piovendo e pioverà su Milano, causa EXPO?
 Noi, che siamo testardi e non perdiamo la fiducia fino all'ultimo momento, nei prossimi giorni invieremo copia di quel ricco dossier di progetti agli organizzatori dell'EXPO ( ci pare di aver letto che Francesca Colombo, ex sovrintendente a Firenze sarebbe stata incaricata di seguire tale settore), primo fra tutti anche a  Filippo Del Corno che firmò uno di quei progetti e che in seguito è stato nominato da Pisapia assessore alla cultura del Comune di Milano, e dunque più direttamente interessato alla cosa. Perché, comunque., ne faccia un qualche uso, meglio se buono.

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