martedì 20 maggio 2014

Le fondazioni liriche che non stanno nei cuori degli italiani

Il ministero dell'Economia ha reso noto i dati relativi alla destinazione del 5x1000 dell'anno 2012, come risulta dalle dichiarazioni dei redditi dello scorso anno. In totale i cittadini italiani hanno destinato  265 milioni di Euro circa alle 34.000 associazioni ed istituzioni  che ne  hanno diritto, per autorizzazione dello Stato. Ha beneficiato più di tutti Emergency  con  oltre dieci milioni di Euro, e tale destinazione è facilmente comprensibile e a causa delle visibilità degli Strada e, soprattutto e principalmente,  a causa dei vari fronti umanitari sui quali la benemerita associazione è impegnata.
 Complessivamente, si viene poi a sapere,  alle Fondazioni liriche sono stati destinati dagli italiani 450.000 Euro circa, distribuiti non  equamente. In cima alla classifica delle donazioni c'è una non fondazione e cioè l'Orchestra Verdi di Milano che ha avuto oltre 90.000 Euro, per numero di sottoscrittori invece al primo posto è il Regio di Torino - lo era anche negli anni passati come avemmo modo di sottolineare in un nostro intervento sul bimestrale Music@. Nel quale però sottolineavamo che tali dati mettevamo in evidenza un aspetto davvero deludente è cioè la disaffezione del popolo italiano verso le sue istituzioni musicali e, potremmo anche dire, generalizzando, verso l'intero mondo della cultura. Sorprendente? Non tanto se tale disaffezione e distrazione continua, atavica, è un dato costante dello Stato italiano, che a tale settore destina una cifra assolutamente irrisoria, quasi un insulto od uno schiaffo in pieno viso,  e dei vari ministri che si sono succeduti al Collegio romano - e Franceschini, a dispetto delle dichiarazioni, non sembra fare eccezione. E il finto successo della 'notte dei musei' non deve condurre a conclusioni trionfalistiche, errate ed avventate.
 Del resto, giunti alla vigilia delle Elezioni europee, sa dirci qualcuno se ha mai ascoltato, nei vari comizi nelle piazza o in televisione, parlare di cultura, dell'importanza che in tale settore avrebbe far sentire la voce italiana a Bruxelles. S'è letto , per caso, negli elenchi dei candidati, il nome di qualcuno in grado di Illustrare con la necessaria COMPETENZA e PASSIONE le ragioni di tale settore strategico per l'avvenire dell'Italia?
E, per finire, ora che siamo alla conclusione della stagione televisiva dove imperversano i dibattiti sui più vari argomenti con opinionisti che non sanno di nulla ma  pontificano su tutto - LAUTAMENTE COMPENSATI - s'è mai ascoltato parlare di cultura, se non di passaggio e di straforo, dopo naturalmente  essersi scusati con i telespettatori che si ritengono disinteressati, estranei all'argomento?
 Altro che il tesoro dell'Italia. Questa è la nostra vergogna. E dai dati del 5x1000 viene l'ennesima conferma.

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