domenica 25 maggio 2014

Giornalismo da elezione

Mentre scorrono veloci le ultime ore di apertura dei seggi elettorali i Italia dove i cittadini sono chiamati a dire sì o no all'Europa, come quesito principale, e poi a rinnovare due consigli regionali ed oltre 4000 consigli comunali, elezioni di ben altro peso si svolgono a Bergamo all'interno della potente casta dei critici musicali italiani, che sono ancora moltissimi rispetto al pochissimo che scrivono sui giornali, per rendere noti i vincitori del Premio Abbiati, temutissimo ed ambitissimo insieme negli ambienti musicali italiani, nonostante maligni e nemici giurati del notissimo premio abbiano messo in giro voci su presunte conventicole organizzate all'interno della  potente, come dicevamo, casta. Naturalmente votano tutti i critici presenti ed assenti e ciò da valore e peso allo storico premio, anche perché  tra di loro ve ne sono che svolgono simultaneamente il mestiere di direttore artistico in medie e piccole istituzioni e quindi  possono votare con cognizione di causa. La casta tace tutto l'anno, in qualunque questione intervengono i colleghi della cronaca, loro mai ( l'ultima volta che li abbiamo sentiti bisbigliare è stato due o tre anni fa, in occasione della querelle che oppose Isotta e Lissner); ma poi a fine stagione  con tutto il fiato che hanno in gola gridano i nomi dei vincitori. Certo da qualche tempo c'è una rivista di musica, nella quale militano felici anche alcuni di loro, titolari della critica musicale nei vari quotidiani che gli fa una vergognosa e temibile concorrenza. Avendo impostato  la sua identità  giornalistica su un 'sondaggio al mese'. Sondaggi non da poco, dai quali vengono fuori autentiche sorprese, come quando hanno decretato contro i numerosi callascettici e callasdenigratrori - e sono tantissimi- che Maria Callas è stata la più grande cantante del secolo scorso. Da anni sfoderano un sondaggio scientifico al mese, interrogando i critici dei principali quotidiani italiani, cioè gli stessi che scrivono su quella rivista e i medesimi che si riuniscono nel sinedrio bergamasco per dichiarare vincitori e vinti. Ci piacerebbe sapere, ma per semplice curiosità, come votano all'Abbiati quei critici musicali che sono stipendiati dai teatri non per scrivere critiche favorevoli ( che è sottinteso) ma per curare programmi di sala ed altro. In uno dei più recenti sondaggi hanno dato anche i punti a Lissner  - perchè solo a fine mandato?- intorno al sette, mentre invece il sovrintendente scaligero se li è dati da solo: intorno al dieci.
 Questa sera la nostra spasmodica attesa sarà rivolta interamente alle elezioni bergamasche; che volete che sia la tornata elettorale europea a confronto?

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