venerdì 30 maggio 2014

Collaboratori, ministri e buoi dei paesi suoi

Molti anni fa un nostro trafiletto scherzoso sulla nuova compagna di Occhetto, quella dell'epoca perchè nel frattempo  le cose sono  nuovamente mutate, scelta nel ventre del partito suscitò polemiche ed anatemi da parte di chi leggeva  in quelle nostre poche righe un atto di lesa maestà.
Ci spiace, ma siamo costretti a tornare sull'argomento, perchè si accusa Renzi di prendere collaboratori, ministri e componenti del suo cerchio magico fra le sue conoscenze e frequentazioni toscane.   Gli si rimprovera che la rete da pesca non  venga più gettata nel Tevere ma nell'Arno, mentre  noi vogliamo sperare che  i fiorentini abbiano fatto nel fiume cittadino un bagno rigeneratore, non solo letterario. Fin qui niente di male, salvo i mal di pancia del generone romano che si sente escluso dalla corte del principe. Il quale, però, avrebbe il vantaggio di pescare fra pesci che conosce bene, assumendo su di sè ovviamente tutte le responsabilità di tali scelte.
 Il discorso torna attuale alla lettura dell'ennesimo scandalo che ha investito, e pare duramente, l'ex ministro Clini,  direttore generale del ministero, prima e dopo il suo incarico di governo, che - se gli elementi emersi dall'inchiesta sono veritieri - si sarebbe comportato come un volgare mariuolo e con lui  la sua compagna che nelle foto appare con giubbottino di pelliccia pregiata ed in mano la  classica 'conchiglia' d'oro di Bulgari - pelliccia e pochette comprate naturalmente con i soldi che lui e la sua compagna hanno rubato a noi. Che vergogna. Renzi deve stare all'erta perciò, perchè il giorno in cui scoprissimo che alcuni dei suoi più stretti collaboratori, da lui scelti personalmente, si sono comportati come Clini, non potrebbe accampare nessuna giustificazione, e noi saremmo autorizzati a sputargli in faccia, e a chiedergli con insistenza e a ragione: ma che gente frequenta?
 I casi di potenti e politici, nelle cui vite la volgarità si sposa al malaffare o ai più biechi interessi privati cominciano ad essere troppo numerosi, quasi un'epidemia. Negli ultimi tempi  quel tale Fiorito, i vertici di Finmeccanica, la cupola dell'Expo, e poi Formigoni, e poi la cricca ( Balducci, Anemone ecc...) ma anche alcune coppie della prima e seconda repubblica, sulle quali non è ancora emerso nulla di penalmente rilevante ma che, guarda caso, vantano signore ( consorti o compagne) che hanno cariche dirigenziali nei ministeri o altrove di primo livello, con i  mariti che professano innocenza ed estraneità a quelle ascese ai vertici dell'amministrazione statale .  I mariti  politici - così vogliono farci credere - non c'entrino nulla. Bechis in un un suo volumetto ha fatto le pulci a molte signore della nomenclatura politica;  in quel suo libro, che meriterebbe un aggiornamento quotidiano, manca il Mastrapasqua e signora , ultimo esemplare di questi dinosauri che tardano ad estinguersi e continuano con la loro voracità a  far danni.

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