giovedì 16 gennaio 2014

Emma Dante: poesia ed impegno civile

Emma Dante alla sua seconda regia lirica, dopo 'Carmen' alla Scala.  Curerà lo spettacolo dell'opera 'Feuersnot' di R.Strauss che apre la stagione del Massimo di Palermo, con la direzione musicale di Gabriele Ferro che, da qualche anno, dopo anni bui, è tornato in auge sul podio, e non solo nella sua Palermo.
 In una intervista al Corriere ( a firma  Giuseppina Manin) che riprendiamo per l'interesse della sua visione, dichiara, a proposito della 'favola' ambientata nella notte di san Giovanni, nella quale Strauss celò volutamente  una invettiva contro i suoi concittadini monacensi per la loro assai scarsa attenzione nei confronti della sua opera, che è "un atto di accusa molto attuale vista la scarsissima attenzione che abbiamo per il nostro patrimonio musicale. Così in quei fuochi del solstizio d'estate io farò ardere, simbolicamente, una catasta di strumenti e di spartiti. A denuncia di come stanno andando le cose nei nostri teatri, di come questo Paese stia bruciando nell'indifferenza generale la sua musica e la sua cultura". ( Ha fatto la stessa cosa il nuovo direttore del conservatorio casella dell'aquila - musicista notissimo e democratico nato oltre che eccelsa personalità del mondo della cultura: Piermarini il suo nome - quando ha vietato la pubblicazione di un numero di Music@, bimestrale edito da otto anni dal conservatorio, contenente saggi e scritti di notevole valore, per il disprezzo nei confronti della cultura).
E spiega: "Strauss scrisse il 'Feuersnot' per vendicarsi delle delusioni artistiche. E' lui il mago Kunrad beffato dalla ragazza che ha osato baciare, lui che per ripicca spegne i fuochi della festa. Una figura in cui mi identifico anch'io. Anch'io non ho mai avuto un rapporto facile con la mia città.E ora, che finalmente mi permettono di entrare nel suo tempio lirico, ne approfitto per dire quel che penso:Sulla cultura falciata dai tagli, sul rattrappimento dei talenti. Oggi nessuno può più sperimentare  e osare nulla: bisogna solo fare cassa, essere prevedibili ed omologati. I teatri sono in ginocchio. Anzi in mutande.Come i miei danzatori impegnati in un tragico valzer". Brava Emma!

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