mercoledì 27 novembre 2013

Domande

PENSIONE E LIQUIDAZIONE PER GLI STATALI. Diciamo, innanzitutto, che le pensioni basse noi statali ce le meritiamo, come diretta conseguenza dei salari bassi, a loro volta diretta conseguenza del basso impegno. E questo vale anche nella scuola dove noi abbiamo lavorato fino a qualche mese fa,  per quaranta e più anni, ininterrottamente. La ragione dei bassi stipendi e dunque, a fine corsa, delle basse pensioni, per la scuola, ha però una motivazione aggiuntiva. Il piccolo pegno da pagare per il privilegio di aver lavorato a contato con i giovani, elisir di giovinezza mentale,  se non proprio per tutti, almeno per noi.
 Dunque tutto regolare? Sì, assolutamente. Ora però la nostra domanda è un'altra ed è in qualche modo legata all'entrata in vigore delle leggi, ed alla loro retroattività. Un interesse che ci lega - l'unico- al povero Cavaliere. La nuova legge di stabilità prevede che coloro i quali andranno in pensione, fra gli statali - i pochi che non moriranno prima, per fame - avranno la liquidazione non entro i sei mesi successivi all'uscita dal lavoro - come già aveva penalizzato gli statali in pensione il governo Monti - bensì  nei dodici mesi successivi, sempre che non superi i 100.000 Euro - pericolo che non corre la quasi totalità degli statali; nel qual caso la liquidazione dovrebbe arrivare in due tranches e in due annui. Ora la legge di stabilità con questo nuovo regalo agli statali,  dovrebbe riguardare i pensionandi  dal  2014. DOMANDA: noi che siamo andati in pensione alla fine di ottobre 2013  avremo anche questo regalo, oltre  la mancanza di contratto che ci è stata regalata dal 2010, e della quale non finiremo mai di ringraziare quei fottuti nostri governanti? Si attende risposta da chi sa fornirla

CONDUTTORI. Sempre più spesso , a proposito dei direttori d'orchestra, leggiamo usato il termine 'conduttore' che tradurrebbe alla lettera l'inglese 'conductor', giacchè in inglese 'director' è il termine che qualifica l'autore di uno spettacolo, il nostro 'regista'. Ma allora perchè creare ancora altra confusione sotto il cielo della nostra lingua , dove di termini fuori luogo se ne usano già troppi , come ad esempio nel caso del termine 'politico' con il quale solitamente si indicano degli analfabeti,  degli affaristi, dei servi,  delle ex escort, dei ladroni,  e qualche volta dei drogati, ma sempre e comunque dei privilegiati, mai persone dediti alla cosa pubblica, o al bene comune?  DOMANDA:  i direttori d'orchestra  non sarebbe meglio chiamarli con il loro nome italiano?

LINGUA. Non l'organo tante volte tirato in ballo in queste settimane, perchè usatissimo da chi di  lavoro fa l'adulatore; bensì  l'insieme di termini che servono per esprimerci e comunicare. A tal proposito, proprio oggi, sul 'Messaggero', a firma R. S., leggiamo dell'apertura della stagione all'Opera di Roma, con l'Ernani di Verdi diretto da Muti, questa sera. Leggiamo testualmente: 'Oggi alla 19, Riccardo Muti salirà sul podio del titolo verdiano  scelto per inaugurare ecc...'. Quando leggiamo  quel che abbiamo letto, ci viene subito l'impulso a salire in cattedra, per rimettere a posto le regole della logica linguistica. Come fa Muti, per quanto agile  atleta come non è più, a salire sul 'podio del titolo'? Stesso errore nell'occhiello dell'articolo. Non solo come fa a salire sul 'podio del titolo', ma dove lo va a cercare il 'podio del titolo' per salirvi sopra? Non sarebbe stato più prosaico - per questo forse abbandonato? -   ma più chiaro, scrivere salirà sul podio 'per il titolo'? In questo secondo caso, anche il non più giovanissimo Muti ce la fa a salire sul podio, dove, sul leggio, per evitargli la scalata al 'podio del titolo', gli  faranno trovare pronta la 'partitura del titolo', scrivere: la 'partitura' - mi raccomando ' non la 'potatura del titolo'. Coraggio, sarà per un altra volta!
 L'unica cosa che  oggi  non abbiamo letto sul 'Messaggero',  nelle paginate dedicate all'Opera,  è la consueta  frase 'fortemenete voluto dal sovrintendente De Martino' : Ma perchè questa stagione non l'ha voluta, come le altre, 'fortemente' il sovrintendente De Martino? Non sarà che sta facendo già le valigie per traslocare e allora è meglio prepararsi a saltare sul carro del vincitore prossimo, prendendo le distanze da quello passato, ora in disgrazia, causa bilanci? DOMANDA: E' così?
Le risposte sono gradite.

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