giovedì 27 giugno 2013

Imbecillità.1

Nei giorni scorsi il ministro Bray, alla sua prima intervista giornalistica ha parlato, parlato, parlato. L'indomani trovandosi faccia a faccia con Riccardo Muti alla presentazione del 'Concerto dell'Amicizia', ha ricevuto dal direttore un garbato rimprovero. Basta con le parole, ne abbiamo ascoltato tante - gli ha detto il direttore - è ora di passare ai fatti. A cominciare dai fatti concreti per salvare il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. 
Sarebbe una vergogna  metterci la croce sopra, una vergogna di fronte al mondo intero. Il ministro ha replicato che  sta facendo  tutto il possibile per evitare  la chiusura del Maggio Fiorentino ( Teatro del Maggio Fiorentino, che produce da molti decenni il Festival 'Maggio Musicale Fiorentino, tanto per essere precisi, giacché dalla lettura della sua prima intervista a 'Repubblica', la distinzione non era chiara). Ed ha aggiunto: se per caso dovesse accadere qualcosa a Pompei - leggi: crollo - non prendetevela con me. Io non posso farci nulla, non ci sono soldi. Forza ministro, stupiscici! 
E poi alla domanda se si dimetterebbe qualora il governo non mettesse a disposizione i fondi necessari, ha risposto: no, noi facciamo un lavoro di squadra. La chiacchierata è anche servita a rivelare che, arrivando al ministero, fresco di insediamento, ha trovato la sorpresa di una voragine grande 40.000.000 di Euro di bollette per varie utenze, non pagate. Ma allora l'attento Nastasi, direttore generale del MIBAC, quello che risolve i buchi di bilancio di tutte le nostre istituzioni culturali, compresi i teatri, il cui buco complessivo ammonterebbe a 300.000.000 di Euro circa, che faceva in questi anni? Non si pagavano le bollette e lui non sapeva nulla? Era troppo intento ad occupare poltrone di commissario per sé, ed a cercarne per altri, come gli è riuscito al San Carlo di Napoli, per la sua dolce metà Giulia Minoli ( il cognome non  vi induca in cattivi pensieri!) creando il Museo del teatro e il posto da direttore? Non avrebbe dovuto Bray commissariare il suo direttore generale?

E quanto a Pompei, apprendiamo dai giornali di oggi che il British Museum ospita una grande mostra dedicata a Pompei ed Ercolano, i  cui materiali - va da sè - provengono dall'Italia. La mostra, è così  affollata di visitatori, che  i dirigenti londinesi stimano che si tratterà della mostra più vista di tutti i tempi, del Museo; alla mostra è affiancato un grande book shop, dove si trova di tutto. 
Tale mostra  farà entrare nelle casse del Museo londinese la bella cifra di 7.000.000 di Euro. Non si poteva fare in Italia quella mostra e far entrare tanto denaro nelle casse disastrate dei nostri musei? E poi dicono che non siamo imbecilli!
                                                                         pietro acquafredda

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